La villa dimenticata

La dimora emerge dalla vegetazione circostante, come se fosse protetta e velata dai suoi dintorni.

La proprietà, che non sembra abbandonata da molto tempo, mostra segni di decadenza. La vegetazione spontanea cresce abbondantemente in alcune zone, ma i resti di strutture progettate sono ancora visibili. L’intonaco giallo della casa padronale e le tonalità bicolore dell’edificio adiacente mostrano segni di deterioramento dovuti alle intemperie, ma mantengono ancora un certo fascino.

La storia della residenza si perde nei secoli. La costruzione risale al XIX secolo e potrebbe esserci stata una presenza più antica, ma alcune fonti storiche del XIII secolo menzionano la presenza di un piccolo insediamento rurale nelle vicinanze.

Avvicinandomi, noto uno stemma apposto sulla porta principale della residenza. È l’arma di una delle famiglie più potenti del XIX secolo, conosciuta soprattutto per le sue attività commerciali e finanziarie, che si espanse nel territorio durante il XVIII secolo. Ancora oggi, il loro nome è associato a grande ricchezza e potere.

Questa famiglia non solo operava nella zona della residenza, ma anche in altre località limitrofe, dove avevano interessi economici, terreni agricoli e proprietà. Lavoravano centinaia di persone nelle loro tenute, ma quel periodo era caratterizzato da tensioni sociali e proteste dei lavoratori agricoli in cerca di diritti e lavoro.

Nonostante le sfide, la famiglia usava la residenza per eventi sociali e politici di rilievo. Per esempio, quando il Re Vittorio Emanuele III, visitò la zona nel 1925, fu ospitato dal capo della famiglia nella loro dimora.

La residenza ha proporzioni semplici. All’interno, un atrio centrale passante rivela uno stile di costruzione rurale. Alcuni elementi ancora visibili suggeriscono che la residenza sia stata abitata fino agli anni ’70 o ’80, ma il secondo piano è parzialmente crollato, rendendo l’esplorazione pericolosa.

Tornando all’esterno, si notano diverse specie botaniche, tra cui piante ornamentali e alberi di varie varietà. L’area circostante è delimitata da due edifici laterali affacciati sulla strada, che in passato erano collegati da un lungo cancello oggi scomparso. Il primo edificio a sinistra potrebbe essere stato la casa del custode della proprietà, mentre il secondo a destra, ora coperto dalla vegetazione, era probabilmente un piccolo oratorio privato.

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